Napolitano : L'anelito di libertà non può essere soffocato e represso con le armi
Rivolgendosi all'Assemblea Nazionale Costituente a Tunisi, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso ammirazione per un paese che ha dimostrato e dimostra che è possibile che “le aspirazioni profonde dei popoli e delle nazioni delle 'primavere arabe' possono realizzarsi in modi pacifici attraverso le indispensabili riforme” mentre ha ricordato “l’anelito di libertà” di quanti invece continuano a doversi battere, soprattutto in Siria e che “non può essere soffocato e represso con le armi e con gli eserciti” anche perché “l'uso della forza contro la propria gente sfocia nella barbarie del terrorismo e negli attentati indiscriminati contro i civili”. La strada pacifica e responsabile per costruire uno Stato di diritto, intrapresa dalla Tunisia, "è una strada ardua - ha riconosciuto Napolitano - ma i traguardi sono appaganti” ed è analoga a quella che l’Italia ha compiuto con la propria Assemblea Costituente, eletta a suffragio universale il 2 giugno 1946 e che diede forma giuridica ai principi fondanti del nuovo Stato democratico e repubblicano, che pure “risorgeva dalle macerie e dalle terribili sofferenze della dittatura e della guerra”. Per l’Italia fu un momento importante, accompagnato da un dibattito eccezionalmente alto ed approfondito nel quale confluirono idee e matrici culturali diverse nella ricerca di una sensibilità comune. "Oggi tocca a voi. In quest'Assemblea colgo lo stesso senso della missione, la stessa sfida, la stessa, esaltante, capacità di plasmare una nascente democrazia. Voi, rappresentanti democraticamente eletti, siete gli architetti del futuro Stato tunisino.” Napolitano ha augurato alla costituente tunisina la stessa sfida ed “esaltante capacità di plasmare una nascente democrazia” sui valori più alti che - ha ricordato - sono “le libertà fondamentali, i diritti umani e la tutela delle minoranze” e ha quindi auspicato che "altri processi di transizione in corso nel mondo arabo possano seguire, ciascuno con le proprie specificità, analogo percorso”. Su questa strada la Tunisia non è sola come ha dimostrato la visita del nostro capo dello stato: “L'intera Comunità Internazionale, e l'Unione Europea con speciale simpatia e vicinanza, non solo geografica, continuerà a seguire attentamente, in spirito di amicizia, lo sforzo che perseguite, mentre vi confrontate con grandi prove sociali ed economiche". In particolare "L'Italia, Paese tradizionalmente partner ed amico della Tunisia, - ha concluso il Presidente Napolitano - non ha fatto né farà mancare ad essa il proprio sostegno, in una fase storica così importante e ricca di opportunità e di promesse. La vicinanza dell'Italia troverà certamente espressione sia nei nostri rapporti bilaterali che nel contesto dell'Unione Europea e della più ampia famiglia euro-mediterranea".