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Tutti in vacanza!

Dopo tante peripezie sembra che finalmente l’estate sia arrivata, o almeno così pare! Tuttavia quello che per molti rappresenta un momento di meritato riposo e svago, per molti ha il sapore agro dolce dell’abbandono.


Si perché non tutti, forse sempre meno, si possono permettere il lusso di potersi riposare o meglio di andare in vacanza. Categorie come anziani e i disabili (già in passato ed ora con la crisi ancora di più), non hanno mai vissuto questo periodo con la tipica gioia di chi è pronto per partire per una ambita meta turistica, al contrario per la maggioranza di loro, infatti, l’estate significa essere abbandonati al caldo delle proprie città.
Caldo ed abbandono che spesso posso essere anche fatali!
Infatti l'emergenza caldo, legata ad una diminuzione dei servizi sociali dei comuni di residenza, possono risultare molto pericolosi, soprattutto lì dove le famiglie, per vari motivi, sono assenti.
Tuttavia solo a partire dal 2003 (quando un'ondata anomala di caldo investì l'Europa mietendo parecchie vittime soprattutto fra gli anziani) l'emergenza caldo è divenuto un problema preso veramente in seria considerazione dallo stato e dai relativi comuni, che hanno dovuto approntare piani d'emergenza in collaborazione con vari enti no profit, come ad esempio il programma "Viva gli Anziani" che in alcuni quartieri romani monitorizza giornalmente più di 3000 anziani non del tutto autosufficienti.

Ma lì dove anche le vacanze estive del comune sono state soppresse per mancanza di fondi cosa è possibile fare?


Anche qui il sostegno del cosiddetto "terzo settore" risulta essere indispensabile! Infatti in tutte le più grandi città italiane, le vacanze organizzate da strutture di volontariato, hanno permesso a migliaia di anziani, disabili e bambini di trascorrere qualche settimana lontani dal caldo delle proprie città.
A Roma, per esempio, anche quest'anno più di 500 disabili e quasi 1000 anziani, sono stati portati in vacanza dai volontari della Comunità di Sant'Egidio, che hanno passato delle bellissime settimane presso i Castelli Romani.  

Ma si tratta solo di semplici vacanze?


In parte sì, ma in parte è anche qualcosa di molto più profondo. Non solo un momento di svago e relax ma anche un momento di riflessione profonda sulle questioni che attanagliano la città ed il mondo e dove si è decise di prendersi cura anche di chi è ancor più povero.
Così anziani, disabili e bambini provenienti da tutti i quartieri di Roma, di settimana in settimana, durante le loro vacanze, hanno deciso di organizzare feste in istituti e centri diurni, per stare più vicino a chi è rimasto veramente solo.
Una prova ulteriore che nessuno è così povero da non poter fare qualcosa per il prossimo, nemmeno quando sta in vacanza!


Diego Romeo

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