Bambini di Natale
Riflettendo sul Natale imminente, egli ha detto tra l'altro:
«Dio doveva diventare bambino se voleva condividere fino in fondo la condizione umana, perché non c’è uomo o donna che non sia stato bambino o bambina [...]. Per il bambino tutto è possibile, il bambino non conosce il confine tra il possibile e l’impossibile. Per questo è così vicino a Dio, per il quale tutto è possibile. Diventare bambini significa entrare nell’orizzonte delle infinite possibilità di Dio [...]. Ecco dunque il messaggio [...]: a Natale, "troverete un bambino".
Perché troverete un bambino? Perché anche voi dovete diventare bambini, cioè uomini e donne senza pregiudizi, uomini e donne che contano sulle infinite possibilità di Dio».
Patiens col piccolo Egidio a santa Maria in Trastevere |
Patiens, nigeriana, era giunta a Lampedusa incinta del piccolo. Non parlava una parola d'italiano ed era disperata, ma - grazie all'aiuto della Comunità - ha trovato accoglienza. Giunta infine a Roma, ha dato alla luce il suo bambino, sette mesi fa: e quando le è stato chiesto come intendeva chiamarlo, non ha esitato un attimo e ha scelto proprio Egidio.
Anche la seconda storia comincia in mare, al largo dello stretto di Sicilia, a sud di Lampedusa, dove la Marina militare italiana - soccorrendo alcune imbarcazioni di fortuna - ha salvato le vite adulte di circa 900 migranti e consentito la nascita in mare di un piccolo che è stato chiamato Testimony Salvatore.
Kate con Testimony Salvatore, nave Etna |
Ha compiuto il suo viaggio - tra speranza e disperazione - con un altro bambino di poco più di un anno, giungendo dapprima in Algeria e poi in Libia, da dove è infine salpata la misera imbarcazione soccorsa dalla nave Etna.
La notizia - prima che rimbalzasse sui giornali nazionali di ieri, con la riapertura dopo la pausa natalizia - è giunta al mondo grazie ad un tweet della Marina militare.
Anche per la fragile e travagliata famiglia di Testimony Salvatore sembrava non esserci posto: non erat eis locus.
Ma «He's blessed»: è benedetto, ha detto mamma Kate ai suoi soccorritori quando le hanno fatto notare come il bambino fosse nato il 25 dicembre. Racconta un quotidiano: «Lei, cristiana, ha voluto che i medici e infermieri che l'hanno aiutata a partorire battezzassero il bimbo. […] "Era Natale ed è andato tutto bene"».
Tutto bene. Questa volta è andata proprio così.
Grazie anche a donne ed uomini di buona volontà , che - nonostante la scelta insensata di chiudere Mare nostrum - hanno cooperato a difendere vite umane ed a consentire - ancora - la nascita di (un) Salvatore.
Paolo Sassi
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