L’India segue con ansia la sorte del marinaio disperso
Sono stati ritrovati cinque corpi senza vita sulla Costa Concordia. Mumbai spera che non si tratti di Russell Rebello, il marinaio indiano del quale non si hanno più notizie dal momento dell’incidente. Il Ministro degli esteri S.M. Krishna aveva dichiarato ufficialmente la scomparsa nella giornata di domenica e istituito una cabina di regia a Roma per seguire le ricerche.
Russell Rebello ha 33 anni e un figlio di 3. I genitori e la moglie Wilma sperano ancora in un miracolo: “Avevamo parlato con lui al telefono il 6 gennaio scorso per farci gli auguri di Natale e per il nuovo anno” – dice la madre intervistata dalla tv indiana – “Era stato qui a ottobre e poi era ripartito per lavorare. Doveva tornare di nuovo a giugno per poi rimarcarsi nuovamente”. I Rebello, una famiglia cristiana di Naigaon a nord di Mumbai, hanno subito chiesto al fratello Kevin, che vive a Milano, di recarsi a Grosseto per cercare Russell. Notizie confuse erano state date alla famiglia dalla compagnia di reclutamento dell’equipaggio indiano. Secondo le prime informazioni Russel si sarebbe trovato in un ospedale e poi in un albergo. Le ricerche del fratello, tuttavia, non sono andate a buon fine e alla fine è stata dichiarata la scomparsa del giovane.E’ salvo invece il compagno di stanza, Sydney. Ha chiamato la famiglia del disperso per raccontare che nel momento dell’incidente Russell si trovava in cabina per una leggera influenza. Dopo l’impatto con lo scoglio l’acqua aveva invaso il piano inferiore e i due si erano trasferiti a quello superiore per aiutare i passeggeri a indossare i giubbotti di salvataggio. Ma nella concitazione generale aveva perso di vista l’amico. Poi la notizia della scomparsa.
Russell è l’unico disperso delle 202 unità di personale indiano a bordo della nave. L’ambasciatore dell’India in Italia, Debabatra Saha, ha visitato il luogo dell’incidente e sta seguendo le operazioni di salvataggio. Tutti salvi i 296 filippini a bordo della nave. I rispettivi consolati stanno provvedendo a rilasciare i passaporti andati dispersi nel naufragio per favorire il rimpatrio del personale.
Russell Rebello ha 33 anni e un figlio di 3. I genitori e la moglie Wilma sperano ancora in un miracolo: “Avevamo parlato con lui al telefono il 6 gennaio scorso per farci gli auguri di Natale e per il nuovo anno” – dice la madre intervistata dalla tv indiana – “Era stato qui a ottobre e poi era ripartito per lavorare. Doveva tornare di nuovo a giugno per poi rimarcarsi nuovamente”. I Rebello, una famiglia cristiana di Naigaon a nord di Mumbai, hanno subito chiesto al fratello Kevin, che vive a Milano, di recarsi a Grosseto per cercare Russell. Notizie confuse erano state date alla famiglia dalla compagnia di reclutamento dell’equipaggio indiano. Secondo le prime informazioni Russel si sarebbe trovato in un ospedale e poi in un albergo. Le ricerche del fratello, tuttavia, non sono andate a buon fine e alla fine è stata dichiarata la scomparsa del giovane.E’ salvo invece il compagno di stanza, Sydney. Ha chiamato la famiglia del disperso per raccontare che nel momento dell’incidente Russell si trovava in cabina per una leggera influenza. Dopo l’impatto con lo scoglio l’acqua aveva invaso il piano inferiore e i due si erano trasferiti a quello superiore per aiutare i passeggeri a indossare i giubbotti di salvataggio. Ma nella concitazione generale aveva perso di vista l’amico. Poi la notizia della scomparsa.
Russell è l’unico disperso delle 202 unità di personale indiano a bordo della nave. L’ambasciatore dell’India in Italia, Debabatra Saha, ha visitato il luogo dell’incidente e sta seguendo le operazioni di salvataggio. Tutti salvi i 296 filippini a bordo della nave. I rispettivi consolati stanno provvedendo a rilasciare i passaporti andati dispersi nel naufragio per favorire il rimpatrio del personale.
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