Residenze per anziani. Fino al 50% di irregolarità in alcune regioni
In Italia ci sono troppe strutture sanitarie per anziani che presentano irregolarità se pur accreditate con il servizio sanitario nazionale. È uno dei risultati dei controlli dei Nas effettuati nel 2010-2011, illustrati dal generale dei carabinieri Cosimo Piccinno, nell'audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale. Su 590 controlli nelle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) sono emerse 154 strutture non conformi , di cui 12 sono state chiuse, con picchi in alcune Regioni dove le strutture fuorilegge sono risultate intorno al 60%, come ad esempio 13 su 18 in Abruzzo e 16 su 24 in Campania.
Moltissime irregolarità sono state rilevate anche nelle altre tipologie di strutture ricettive per anziani, come le case di riposo e le comunità alloggio, che in genere ospitano persone ancora parzialmente autosufficienti. Su 4.972 ispezioni sono state identificate 1.473 strutture non conformi e ne sono state chiuse 150 con 740 persone segnalate all’autorità giudiziaria e 14 arresti. Tra i reati contestati, si registrano 13 denunce per omicidio colposo e 32 per lesioni, ma anche per abbandono di incapace, sequestro di persona e maltrattamenti oltre a esercizio abusivo di professione sanitaria e somministrazione di farmaci guasti. Preoccupante anche il numero di strutture con accreditamento non conforme. Il presidente della commissione d’inchiesta sul Ssn, Ignazio Marino, al termine dell’audizione ha detto che è stato deliberato un calendario di ispezioni anche a sorpresa nelle Rsa auspicando la creazione di un agenzia di controllo permanente che verifichi la qualità delle strutture senza dover attendere l'intervento dei Nas.
Moltissime irregolarità sono state rilevate anche nelle altre tipologie di strutture ricettive per anziani, come le case di riposo e le comunità alloggio, che in genere ospitano persone ancora parzialmente autosufficienti. Su 4.972 ispezioni sono state identificate 1.473 strutture non conformi e ne sono state chiuse 150 con 740 persone segnalate all’autorità giudiziaria e 14 arresti. Tra i reati contestati, si registrano 13 denunce per omicidio colposo e 32 per lesioni, ma anche per abbandono di incapace, sequestro di persona e maltrattamenti oltre a esercizio abusivo di professione sanitaria e somministrazione di farmaci guasti. Preoccupante anche il numero di strutture con accreditamento non conforme. Il presidente della commissione d’inchiesta sul Ssn, Ignazio Marino, al termine dell’audizione ha detto che è stato deliberato un calendario di ispezioni anche a sorpresa nelle Rsa auspicando la creazione di un agenzia di controllo permanente che verifichi la qualità delle strutture senza dover attendere l'intervento dei Nas.