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Riccardi: solidarietà a Monti. Rinnovare il linguaggio della politica


"Mario Monti rischia la vita, il Nord lo farà fuori". Così le parole del leader della Lega Umberto Bossi, che da Piacenza è tornato ad attaccare il Premier. Dopo le critiche che sono seguite, Bossi ha spiegato che le sue parole non erano minacce, ma il sentire del popolo padano, e ha attaccato anche i giornalisti, definite questa volta "teste di legno".
Solidarietà a Monti è stata espressa in un comunicato dal Ministro  per la cooperazione internazionale Andrea Riccardi: «Desidero esprimere al Presidente del Consiglio Mario Monti la mia solidarietà e la mia personale vicinanza per l'attacco di cui è stato oggetto ieri sera». Riccardi ha voluto anche lanciare un invito a rinnovare il linguaggio della politica: «La democrazia è fatta anche di confronti serrati, duri, fortemente dialettici, ma il livello dello scontro non può mai superare, neanche verbalmente, i confini della responsabilità.  È un momento molto delicato per via della crisi economica e il rischio che a parole di fuoco seguano azioni incendiarie è molto elevato. Per questo, rinnovando la solidarietà al Presidente del Consiglio -  uomo del Nord e  da cui il Nord non ha nulla da temere -  invito tutti ad abbassare i toni e a far prevalere un confronto pacato e responsabile. Il rinnovamento della politica passa anche attraverso il rinnovamento del linguaggio della politica.  Troppe parole d'odio sono state sparse in passato: occorre voltare pagina». Invito al rinnovamento del linguaggio che era stato espresso recentemente anche dal capo dello stato Giorgio Napolitano, sempre in seguito ad un intervento del Senatur. Bossi farebbe bene ad ascoltare, anche perché l'opinione pubblica italiana ed internazionale sembra invece gradire il nuovo stile del Governo Monti.