Il Ministro Riccardi in visita a San Patrignano
Il Ministro Riccardi ha visitato questa mattina la comunità di San Patrignano, a Coriano di Rimini, incontrando i ragazzi che in questa struttura vivono un percorso di riabilitazione, orientato al pieno recupero e reinserimento sociale e lavorativo. Fondata nel 1978 da Vincenzo Muccioli, la comunità di San Patrignano ha accolto fino ad oggi più di 20.000 persone con problemi di droga in modo gratuito, offrendo loro una casa, l’assistenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare, una solida formazione professionale, l’opportunità di cambiare vita e di rientrare a pieno titolo nella società. Attualmente, nelle tre sedi della comunità sono accolti 1.270 ragazzi e ragazze e anche un centinaio di bambini, figli degli ospiti. Un centro medico, 53 laboratori e centri di formazione professionale, fra gli operatori circa 100 volontari e 300 dipendenti, molti dei quali ex tossicodipendenti.
I ragazzi di San Patrignano hanno subito notato che il ministro per l’Integrazione e la Cooperazione Internazionale si è trovato perfettamente a suo agio durante la visita, durante la quale si è fermato a chiacchierare prima con i bambini dell’asilo della comunità, poi con i ragazzi del centro minori, del centro studi e della cucina. Una visita dettata evidentemente non solo da un ruolo istituzionale, ma anche da un autentico interesse, frutto dell’esperienza con la Comunità di Sant’Egidio di cui Andrea Riccardi è fondatore. «Sono rimasto impressionato da San Patrignano – ha commentato Riccardi - per il grande coinvolgimento e la grande passione messa da tutti per offrire una vita migliore ai ragazzi presenti. Siamo una società a coriandolo, dove ognuno cerca di cavarsela da solo. A Sanpa invece si vive un sogno iniziato nel 1978 e che non si è mai spento. E’ un’oasi di speranza». Trovandosi in una struttura gestita da un consorzio di tre cooperative, il Ministro non si è tirato indietro quando ha dovuto analizzare alcune criticità della legge di stabilità, ad iniziare dal possibile aumento dell’Iva dal 4 al 10% per le cooperative: «Questo tema riguarda più la “scooperazione” che la cooperazione di cui mi occupo io. Premesso che condivido a fondo l’impianto della legge di stabilità, ora dobbiamo essere in grado di aggiustarla perché resti contatto con la realtà, vicina agli attori della vita sociale e alle persone che vivono questo momento di congiuntura difficile. A Sanpa ho constatato tre o quattro cose che dobbiamo a mettere a posto». Fra le cose da rimettere a posto anche l’ipotesi al vaglio del Ministero della Pubblica Istruzione di dimezzare il numero degli insegnanti comandati in forza a realtà sociali come San Patrignano e fondamentali per accompagnare i ragazzi nel loro percorso riabilitativo: «A riguardo – ha sottolineato il Ministro - ho già inviato nei giorni scorsi un messaggio a Profumo per presentargli questa difficoltà. Si tratta di insegnanti necessari per queste realtà anche perché sono qualcosa di più di un insegnante. Con questo provvedimento si mettono in difficoltà giovani che già vivono situazioni particolari. Credo che vada rivisto».