Religione e democrazia nel mondo arabo: la sfida della complessità
Un convegno organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio raccoglie testimoni e protagonisti della "primavera araba" per un confronto su un tema di scottante attualità: il rapporto tra religione e democrazia nei paesi del Mediterraneo.
A Roma, in una sala affollata e attenta, si è aperto il Convegno internazionale “Religione e democrazia nel mondo arabo e in Europa dopo le primavere arabe”, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio per una riflessione a più voci sul futuro dell’area mediterranea.
Molti gli interrogativi della giornata di lavori, dall’evoluzione delle Primavere arabe alla drammatica situazione siriana. I primi interventi hanno posto in rilievo la necessità di rifuggire da ogni forma di semplificazione per leggere questi temi complessi.
Il Ministro Andrea Riccardi ha posto in rilievo il valore di questo Convegno annuale, nel quale è possibile confrontarsi e dialogare anche muovendo da posizioni diverse, e osservato che di fronte alla connessione fra religione e democrazia non esistono formule politiche, ma “storie”.
Nel corso della giornata i relatori, provenienti da Egitto, Tunisia, Siria ed altre aree, si confronteranno sulle grandi domande che i diversi paesi devono affrontare: pluralismo, identità, cittadinanza, nuove costituzioni nazionali, rapporti fra religione e politica.
Per la chiusura è atteso il presidente del Consiglio in carica, il prof. Mario Monti.
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