Cooperazione: Riccardi, nel 2013 inversione di tendenza positiva
I dati Ocse che registrano un calo nell'aiuto pubblico dell'Italia per la cooperazione allo sviluppo non sono una sorpresa per il ministro della Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi, che spiega in una nota: «Il calo è dovuto a scelte precedenti al governo Monti, ma per il 2013, grazie al nostro impegno, ci sarà un inversione di tendenza positiva».
Come previsto, i dati pubblicati oggi dall’OCSE/DAC collocano l’Italia ultima, insieme alla Grecia, tra tutti i Paesi OCSE per gli stanziamenti di cooperazione con valori dello 0,13% sul PIL, con una forte contrazione (-36%) rispetto al 2011 quando si era raggiunto lo 0,20% del PIL. Va considerato che, nel clima di incertezza economica, tutto l’aiuto internazionale complessivo dei membri OCSE ha subito una contrazione del 4% e quello europeo del 7,4%. Per l’Italia si tratta di un risultato negativo frutto sia delle scelte compiute con l’ultima finanziaria dal governo Berlusconi nel mese di novembre 2011 (-100 milioni di dollari), sia della fine dell’emergenza umanitaria libica, che conferma una tendenza negativa.
Ma la vera novità riguarda il 2013: grazie alle risorse aggiuntive previste dall’ultima finanziaria approvata con il governo Monti, l’aiuto internazionale dell’Italia registrerà un’inversione di tendenza, raggiungendo lo 0,15%-0,16% del PIL, anche al netto degli aiuti ai rifugiati e della cancellazioni del debito. E’ un dato – riportato nel comunicato OCSE – essenziale per riacquistare credibilità internazionale verso i partner G8 e le economie emergenti.
Afferma il Ministro Riccardi: «Siamo ben lontani dall’obiettivo europeo sottoscritto nel 2005 - lo 0,7% per il 2015 - ma da allora il mondo è cambiato. L’Italia deve aggiornare i propri impegni alla nuova realtà perché siano credibili e realistici soprattutto agli occhi dei Paesi in via di sviluppo, delle economie emergenti e dei Partner G8. Lo scorso hanno l’Italia si è impegnata a raggiungere progressivamente un livello di aiuti in linea con la media OCSE- lo 0,29% del PIL. Ho proposto per quest'anno un calendario pluriennale fino al 2017 - che il Parlamento sarà chiamato a valutare - per rendere più credibile l’impegno a un graduale riallineamento anche nei prossimi anni. La cooperazione non è un lusso ma una necessità . L’aiuto allo sviluppo può rilanciare la proiezione internazionale del nostro paese: è un investimento per la crescita».