San Francesco all’ONU
“A tutti i podestà e consoli, magistrati e reggitori d'ogni parte del mondo, e a tutti gli altri ai quali giungerà questa lettera, frate Francesco, vostro servo nel Signore Dio, piccolo e spregevole, a tutti voi augura salute e pace” , così l’incipt della “Lettera ai reggitori dei popoli” con cui Francesco d’Assisi si rivolgeva ai governanti del tempo perché giungesse loro il suo messaggio di pace e di fraternità evangelica. Dopo quasi 800 anni da questa lettera, 19 importanti manoscritti e documenti tra cui il celebre Codice 338, raccolta dei primi scritti francescani, giungono all’ONU di New York in una mostra allestita al Palazzo di Vetro dal 17 al 19 novembre. La mostra dal titolo “Frate Francesco: tracce, parole, immagini”, presentata oggi in conferenza stampa a Roma, dopo la presentazione ai membri dell’ONU si sposterà al Brooklyn Borough hall per essere a disposizione del vasto pubblico.
Il pezzo più importante della raccolta esposta è sicuramente il Codice 338, famoso per contenere la prima versione in “bella copia” pervenutaci del famoso Cantico delle Creature o Cantico di Frate Sole, composto dal santo e noto per essere anche il più antico testo poetico della letteratura italiana, che la tradizione vuole essere stato dettato da Francesco quando ormai era già malato, due anni prima della sua morte nel 1226.
Il pezzo più importante della raccolta esposta è sicuramente il Codice 338, famoso per contenere la prima versione in “bella copia” pervenutaci del famoso Cantico delle Creature o Cantico di Frate Sole, composto dal santo e noto per essere anche il più antico testo poetico della letteratura italiana, che la tradizione vuole essere stato dettato da Francesco quando ormai era già malato, due anni prima della sua morte nel 1226.
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