La popolazione di Roma torna a crescere. A sorpresa. Grazie ad anziani e stranieri …
Roma.
Sempre nell’occhio del ciclone, un sindaco dimissionario, inchieste giudiziarie che rivelano un triste tessuto di malaffare, una qualità di vita che agli occhi degli stessi romani sembra in calo, serie web tipo “Questa è Roma!” che denunciano la difficoltà di vivere nella Città Eterna.
Eppure ….
Eppure è interessante notare che, se montano disagio ed esasperazione, Roma si mostra capace di tornare attrarre popolazione e la “fuga” dei romani verso i comuni dell’hinterland si ridimensiona.
Lo mette in evidenza un breve studio apparso di www.neodemos.info, che segnala come dalla seconda metà degli “anni zero”, dopo una stasi di diversi decenni, la popolazione della capitale abbia ripreso a crescere, fino a raggiungere il livello record per la sua storia di 2 milioni 872mila iscritti all’anagrafe.
Protagonisti di tale ripresa, a sorpresa, più degli italiani sono stati gli stranieri. O meglio quella sinergia tra italiani e stranieri che nasce dall’incrocio tra bisogni diversi, la domanda di assistenza, la domanda di lavoro ….
Come si legge nell’articolo, a firma di Massimiliano Crisci, “un elemento di attrattività è sicuramente legato alle caratteristiche del mercato del lavoro. In anni costellati dalla crisi e dalla stagnazione economica, Roma ha evidenziato una tenuta delle immigrazioni straniere superiore a quanto avvenuto nel resto del paese, dovuta anche alla struttura della forza lavoro immigrata. La concentrazione della domanda di manodopera straniera nel settore dell’assistenza alle famiglie e della cura agli anziani e nel terziario di basso livello è stato probabilmente un elemento protettivo rispetto alle sollecitazioni negative dei mercati internazionali che hanno colpito in misura maggiore le realtà urbane settentrionali più industrializzate”.
Francesco De Palma
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