Quando papa Giovanni aprì il Concilio
Roma, 11 ottobre 1962, piazza san Pietro. |
Così non era nel 1962 quando - esattamente l'11 ottobre di cinquantatré anni or sono - si riuniva di nuovo un Concilio in Vaticano, il secondo, dopo quello interrotto improvvisamente nel 1870 per la guerra franco-prussiana e sbaragliato definitivamente dall'arrivo a Roma (il 20 settembre) dei bersaglieri del generale Cadorna.
Quella giornata è ormai impressa nella memoria collettiva per il celeberrimo "discorso della luna" di papa Giovanni XXIII, che si affacciò la sera dalla finestra di piazza san Pietro e si rivolse al popolo che era lì giunto con le fiaccole (davvero urbi et orbi) con accalorate e commoventi parole.
La mattina di quello stesso giorno, la basilica vaticana aveva assistito ad uno «spettacolo mai contemplato» neppure «in quattro secoli di storia», come ebbe a dire lo stesso papa, che scelse di usare in quell'occasione - Gaudet Mater Ecclesia - il registro della simpatia contro le voci dei "profeti di sventura".
A san Giovanni XXIII è stata dedicata - dopo la canonizzazione nel 2014 - la memoria liturgica dell'11 ottobre: a sottolineare e ricordare che fu proprio il Concilio il più grande dono di Roncalli al mondo ed alla Chiesa.
A san Giovanni XXIII è stata dedicata - dopo la canonizzazione nel 2014 - la memoria liturgica dell'11 ottobre: a sottolineare e ricordare che fu proprio il Concilio il più grande dono di Roncalli al mondo ed alla Chiesa.
4 ottobre 1962, in viaggio per Assisi. |
Ha osservato in proposito Agostino Giovagnoli:
«Certamente gli anni attuali richiamano da vicino quelli di San Giovanni XXIII. In questi giorni si sta celebrando un Sinodo che qualcuno paragona al Concilio; e in effetti, diciamo, lo stile, inaugurato da San Giovanni XXIII – lo stile della consultazione, della conciliarità, della sinodalità – è certamente un tratto che caratterizza anche il Pontificato di Papa Francesco. Ci sono anche temi che ricorrono; problemi di cui si è iniziato a discutere al tempo del Concilio Vaticano II e che sono oggi più che mai attuali».Proprio alle soglie del giubileo della misericordia...
Paolo Sassi
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