Fatti: Il consenso per la pena di morte ai minimi da decenni negli Stati Uniti
Tra i tanti segnali più o meno inquietanti che le opinioni pubbliche mondiali lanciano in questa stagione particolarmente “liquida” e “umorale” della storia umana, ce n’è uno che ci piace: il calo del consenso nei confronti della pena di morte negli Stati Uniti.
Sì, proprio nel paese simbolo di questo istituto ormai scomparso in Europa, la quota di americani che sostiene l’opportunità della pena capitale è al minimo da quattro decenni. Lo rivela un sondaggio condotto dal Pew Research Center tra agosto e settembre scorso.
Secondo i risultati dell’inchiesta, da poco pubblicati, è solo la metà degli americani (49%) a dichiararsi a favore della pena di morte per persone condannate per omicidio, mentre il 42% vi si oppone apertamente. Sembra ancora tanto, ma il supporto alla pena capitale è sceso di sette punti percentuali in un anno e mezzo, e di circa 30 dalla metà degli anni Novanta, quando otto statunitensi su dieci non avevano dubbi su una giustizia che ghermisse la vita di chi ne aveva spento un’altra.
Il sostegno alla pena di morte è diminuito in tutti i gruppi e sottogruppi presi in esame, ma si notano comunque delle differenze significative sula questione. Gli uomini, infatti, sono più favorevoli alla pena capitale rispetto alle donne, i bianchi più dei neri e degli ispanici, gli anziani più dei giovani, i non laureati più dei laureati (per chi voglia entrare nel dettaglio cfr. http://www.pewresearch.org/fact-tank/2016/09/29/support-for-death-penalty-lowest-in-more-than-four-decades/).
Francesco De Palma
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