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Parole da segnarsi: Eraldo Affinati, su Avvenire del 14 ottobre 2016

Si riportano qui alcuni passaggi del bell’articolo che Affinati ha dedicato al tema dei minori non accompagnati ….

“Le parole del Papa, pronunciate ieri per annunciare la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si terrà il prossimo 15 gennaio, ci stringono il cuore. […] Leggetele: in tanti anni di esperienza coi minori non accompagnati, io vi dico che lì c’è scritto tutto: compiti disattesi e impegni da assumere. […] Molti di questi bambini scompaiono nelle jungle urbane delle nostre metropoli. Sono biglie colorate nella melma delle periferie. Finiscono nei rigagnoli ai lati delle strade, riflessi di sogni spezzati. […] Non li ritroviamo più. […] Dobbiamo sentire la loro mancanza come inammissibile: questa è la prima operazione etica che ci viene chiesta dal messaggio papale. Non illudiamoci che possa essere un gesto istintivo. Al contrario, si tratta del più classico fra i tanti esercizi spirituali da compiere. Immaginiamo di dover fare l’appello di una classe planetaria: Abdel, Babul, Cecilia, Diarra, Elsayed, Florina, Helal, Irina …. […] Chi alza la mano per segnalare la propria presenza e chi invece non potrà mai farlo. […] Restano tante file di banchi vuoti nell’Europa dei diritti umani, lo stesso Vecchio Continente che nei secoli scorsi e fino all’altro ieri si è riempito la bocca a furia di proclami, dichiarazioni e carte del fanciullo. […] Abbiamo fatto troppi congressi. […] È ora di entrare in azione, secondo quella che a me sembra l’indicazione più preziosa di papa Bergoglio: non tenersi niente per sé. Svuotare i forzieri. Spendere tutto, talenti e risparmi, compresi gli spiccioli. Rimanere con le tasche vuote. Il tempo stringe e ognuno di questi bambini perduti lo rende ancora più corto”. 


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