Calenda a Maputo loda 'DREAM', «un'eccellenza italiana»
«Dream è un'esperienza manageriale d'eccellenza, un esempio per gli imprenditori italiani»: con queste parole il viceministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha elogiato il programma per la cura dell'Aids della Comunità di Sant'Egidio, nel corso di una visita in Mozambico. Guidato dalla dottoressa Inês Zimba, Calenda ha visitato il centro di prevenzione e cura dell'AIDS attivo nel centro di Maputo e frequentato da più di tremila pazienti.
«Sono molto colpito dal sistema organizzativo avanzato, dalla qualità delle prestazioni e soprattutto dalla valorizzazione della qualità del lavoro in questo centro che rappresenta l'eccellenza italiana in Mozambico», ha detto Calenda. Dream, acronimo di Drug Resource Enhancement against Aids and Malnutrition, è un programma di approccio globale per curare la sindrome da immunodeficienza acquisita in Africa, avviato nel febbraio del 2002 dalla Comunità di Sant'Egidio in Mozambico e oggi presente in dieci paesi africani. In Mozambico, il programma ha aperto 11 centri e 2 laboratori di biologia molecolare. Dopo aver avuto un incontro ieri sera con gli imprenditori italiani presenti in Mozambico, Calenda, accompagnato dall'ambasciatore italiano Roberto Vellano, ha visitato il programma Dream, prima di recarsi alla Facim, la fiera internazionale di Maputo.
«Il governo italiano ha deciso di scommettere sul Mozambico, che è già per noi uno dei Paesi prioritari, su cui riponiamo grande fiducia. Ad aprile ci sarà un'iniziativa governativa che coinvolgerà le associazioni industriali e di settore», ha annunciato Calenda, specificando che «il nostro vuole essere un approccio non parcellizzato, dobbiamo impegnarci e fare sistema, puntando non solo sui settori intuitivi come possono essere l'agroindustria e l'agricoltura, ma sulla formazione». Il viceministro ha sottolineato come l'esperienza di Dream, con oltre 250 dipendenti, può essere il modello da seguire: «in dieci anni di presenza del programma, con l'eccellenza e la riproducibilità, è un modello da seguire per tutti gli imprenditori italiani». Calenda ha incontrato il vice primo ministro portoghese, Paulo Portas, anche lui in visita al programma della Comunità di Sant'Egidio, per un breve saluto.
«Sono molto colpito dal sistema organizzativo avanzato, dalla qualità delle prestazioni e soprattutto dalla valorizzazione della qualità del lavoro in questo centro che rappresenta l'eccellenza italiana in Mozambico», ha detto Calenda. Dream, acronimo di Drug Resource Enhancement against Aids and Malnutrition, è un programma di approccio globale per curare la sindrome da immunodeficienza acquisita in Africa, avviato nel febbraio del 2002 dalla Comunità di Sant'Egidio in Mozambico e oggi presente in dieci paesi africani. In Mozambico, il programma ha aperto 11 centri e 2 laboratori di biologia molecolare. Dopo aver avuto un incontro ieri sera con gli imprenditori italiani presenti in Mozambico, Calenda, accompagnato dall'ambasciatore italiano Roberto Vellano, ha visitato il programma Dream, prima di recarsi alla Facim, la fiera internazionale di Maputo.
«Il governo italiano ha deciso di scommettere sul Mozambico, che è già per noi uno dei Paesi prioritari, su cui riponiamo grande fiducia. Ad aprile ci sarà un'iniziativa governativa che coinvolgerà le associazioni industriali e di settore», ha annunciato Calenda, specificando che «il nostro vuole essere un approccio non parcellizzato, dobbiamo impegnarci e fare sistema, puntando non solo sui settori intuitivi come possono essere l'agroindustria e l'agricoltura, ma sulla formazione». Il viceministro ha sottolineato come l'esperienza di Dream, con oltre 250 dipendenti, può essere il modello da seguire: «in dieci anni di presenza del programma, con l'eccellenza e la riproducibilità, è un modello da seguire per tutti gli imprenditori italiani». Calenda ha incontrato il vice primo ministro portoghese, Paulo Portas, anche lui in visita al programma della Comunità di Sant'Egidio, per un breve saluto.
Nessun commento
Posta un commento