Alberi e solidarietà: la “festa dell'albero 2013” dedicata ai migranti
Settimana di festa in tutta Italia per gli alberi nelle nostre città. Una presenza spesso inosservata o mal gestita, della quale si dimentica il fondamentale contributo alla salute e al benessere dei cittadini. Legambiente ha voluto legare l'evento di quest’anno alle morti di Lampedusa. Sono state immesse nelle vicinanze, nella riserva naturale dell’Isola dei conigli, 366 nuove piantine di albero in ricordo delle vittime del terribile naufragio avvenuto lo scorso ottobre. È stato chiamato “Giardino della memoria e dell'accoglienza” e molti comuni italiani hanno già manifestato interesse a replicare l’iniziativa di Lampedusa per il suo un fondamentale valore simbolico davanti ad un evento che ha scosso le coscienze di molti.
C’è da segnalare una novità legislativa in materia di tutela del verde pubblico. Da quest’anno esiste un fondamentale strumento normativo grazie alla legge 10/2013, tra le ultime ad essere approvate nella precedente legislatura. Grazie ad essa la tutela e pianificazione del verde urbano non è più lasciata alla buona volontà o al buon senso delle amministrazioni. Tra le norme previste, l'obbligo per i comuni sopra i 15.000 abitanti di piantare un albero per ogni bambino nato o adottato e comunicare ai genitori i dati sulla pianta. La legge invita i comuni a redigere un “catasto” degli alberi e a produrre ogni anno un bilancio del verde pubblico. Tale norma può quindi seriamente porre un lite al consumo di suolo che in Italia viaggia a percentuali impressionanti sottraendo porzioni di verde alle città (per sostituirle, spesso, con centri commerciali) e crea un legame quasi personale dei nuovi cittadini italiani con i propri alberi.
Anna Rita Pescetelli
C’è da segnalare una novità legislativa in materia di tutela del verde pubblico. Da quest’anno esiste un fondamentale strumento normativo grazie alla legge 10/2013, tra le ultime ad essere approvate nella precedente legislatura. Grazie ad essa la tutela e pianificazione del verde urbano non è più lasciata alla buona volontà o al buon senso delle amministrazioni. Tra le norme previste, l'obbligo per i comuni sopra i 15.000 abitanti di piantare un albero per ogni bambino nato o adottato e comunicare ai genitori i dati sulla pianta. La legge invita i comuni a redigere un “catasto” degli alberi e a produrre ogni anno un bilancio del verde pubblico. Tale norma può quindi seriamente porre un lite al consumo di suolo che in Italia viaggia a percentuali impressionanti sottraendo porzioni di verde alle città (per sostituirle, spesso, con centri commerciali) e crea un legame quasi personale dei nuovi cittadini italiani con i propri alberi.
Anna Rita Pescetelli
Nessun commento
Posta un commento