Scampia e la libreria dei "sogni impossibili"
A Napoli, tra Scampia e Melito, รจ stata inaugurata pochi giorni fa la "Scugnizzeria", la prima enolibreria in una periferia nota per lo piรน alle pagine di cronaca. Lโidea รจ di Rosario Esposito La Rossa, scrittore ed editore della Marotta&Cafiero, classe โ88 , nato e cresciuto a Scampia, che la definisce โโuna piazza di spaccio di libriโโ, unโalternativa nel luogo conosciuto tra le piรน famose โโpiazze di spaccio italiane, dove mancava una libreria da 40 anni e per comprare un libro bisognava andare a 10 km di distanza, in centro".
Il 6 novembre 2004 Antonio Landieri, cugino di Rosario, fu ucciso per errore dalla camorra, che aveva scambiato il gruppo di amici con cui stava con un gruppo di spacciatori. Tutti furono feriti alle gambe, ma Antonio che aveva difficoltร motorie non riuscรฌ a sfuggire ai proiettili e fu ucciso. La Rossa non si รจ rassegnato alla violenza e sullโinsegna della libreria ha voluto scrivere: "โLa Scugnizzeria. Sognare il sogno impossibileโโ. Uno spazio in periferia, ma aperto a tutti, dunque, che vuole avvicinare principalmente i giovani alla lettura di autori locali e non, attraverso idee originali come la pizza da asportoโ: una scatola di pizza dโasporto con tre libri dentro come i tre ingredienti della pizza Margherita: pomodoro, mozzarella e basilico, a dispetto del vecchio mito che con la cultura non si mangia. Secondo Rosario โโci si mangia e come!โโ.
Lo spazio ospita anche la vendita di prodotti tipici: miele, vino, artigianato locale e cd musicali e il profumo di carta, ricavato dai fiori del gelso da carta, una proposta alternativa allโabbattimento dellโalbero, tipico della zona.
Il progetto รจ pensato a lungo termine, da implementare con una scuola di recitazione e la registrazione del Tg delle buone notizie, dove raccontare tutto il buono che accade in questi luoghi e che ancora non fa notizia, ma anche con presentazione di libri e organizzazione di eventi; un punto di ritrovo dove le vite di tanti giovani segnate dalla violenza possono sognare un futuro diverso.
Francesca Relandini
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